(ANSA) – ROMA, 18 NOV – Il presidente del Consiglio Giuseppe
Conte riceverà domani a Palazzo Chigi una delegazione dei
sindaci calabresi che saranno a Roma per un sit in. A quanto si
apprende, il premier incontrerà nel primo pomeriggio una
delegazione che dovrebbe essere composta dall’Anci regionale e
dai sindaci dei Comuni capoluogo. L’incontro sarebbe stato
concordato nei giorni scorsi. E «il Consiglio regionale
sarà presente domani a Roma con una delegazione di consiglieri
alla manifestazione di protesta del direttivo dell’Anci
Calabria, accanto ai sindaci calabresi mobilitati in
un’iniziativa che ci vede tutti coesi nella richiesta della fine
del commissariamento della sanità in Calabria e per garantire ai
nostri corregionali condizioni di pari dignità e trattamento
nella tutela della salute». Lo rende noto il presidente del
Consiglio regionale calabrese Domenico Tallini.
«Dinanzi agli ultimi vergognosi accadimenti al limite del
tragicomico e che suonano come una pesante offesa
all’intelligenza e alla dignità dei calabresi – prosegue Tallini
– occorre una presa di posizione ferma per rivendicare diritti
fondamentali denegati da troppo tempo. I nostri sindaci e i
consiglieri regionali, al di là delle ideologie e del colore
politico si ritroveranno insieme per chiedere: la fine del
commissariamento che in undici anni ha prodotto solo guasti; la
cancellazione del debito e un celere adeguamento sia sul piano
delle strutture sanitarie che sul versante dell’irrobustimento
della dotazione di personale, passaggi questi fondamentali per
uscire dalla zona rossa. Una voce quella di tutti i primi
cittadini alla quale si aggiunge quella del Consiglio regionale
che parteciperà alla manifestazione attraverso una delegazione
composta dai consiglieri di maggioranza: Giannetta, Sainato,
Morrone, Minasi, Gallo e De Caprio. Attendiamo che
all’iniziativa seguano responsabilmente gli atti dovuti da parte
del Governo. Serve un netto cambio di passo che possa mettere
fine alle etichette che da troppi anni pesano come una spada di
Damocle sulle teste di tutti noi calabresi. La misura è davvero
colma. Occorre restituire dignità al popolo calabrese e alle sue
istituzioni. La Regione deve riappropriarsi al più presto delle
sue competenze in materia di sanità ponendo fine ad un
commissariamento iniziato nel 2010, a seguito dell’approvazione
nel 2009 del Piano di rientro. 11 anni che, di fatto, non hanno
portato né al risanamento del debito né al miglioramento del
sistema sanitario regionale».
«In quest’ottica – conclude Tallini – la manifestazione di
Roma può segnare l’inizio di una nuova stagione per le sorti
della sanità in Calabria e per restituire fiducia ad una
popolazione che oggi sulla propria pelle sente tutto il peso di
un’ingiustizia che compromette diritti fondamentali ed
inderogabili». (ANSA).