Alimentare:tartufi-vini,in Calabria siglato patto eccellenze

(ANSA) – CATANZARO, 14 FEB – Siglato, in Calabria, un «patto”
tra tartufai e sommelier nel nome di due super eccellenze della
regione. Lo hanno sottoscritto la presidente dell’Ais Calabria
Maria Rosaria Romano, e il presidente dell’Associazione
micologica Tartufi & Tartufai del Pollino e delle Serre-APS,
Mario Galima.
Quella stretta con la firma del protocollo d’intesa tra le due
associazioni si configura come un’alleanza che lega i tesori del
Vigneto-Calabria (i vini regionali mai come oggi al centro
dell’attenzione enologica) e i diamanti della terra, ovvero gli
eccezionali, preziosi tartufi che si cavano, dal Pollino in giù,
nei boschi della regione.
“L’associazione Tarufi & Tartufai – è scritto in un comunicato –
che ha il merito di aver fatto conoscere al mondo micologico la
ricchezza e la portata dei tartufi calabresi e la più importante
e numerosa realtà associativa di professionisti e appassionati
del mondo del vino regionale hanno deciso di lavorare insieme,
d’ora in poi, per ‘far conoscere, con attività didattiche e
divulgative – riporta il testo dell’accordo – i tartufi di
Calabria e la loro presenza nella cucina e la stretta relazione
col patrimonio enologico regionale, promuovendo sia il binomio
prodotto-territorio sia la correlazione tra le più alte
espressioni dell’enogastronomia».
E non è tutto. «L’abbinamento perfetto ‘Vini del
territorio-Tartufi calabresì – sottolineano le parti –
valorizza un tesoro prezioso quanto unico: la Calabria è
infatti non solo ricca di tartufi Made in Italy (insigniti
recentemente del titolo di Patrimonio culturale Unesco) ma è una
delle poche regioni d’Italia in grado di poter offrire tartufi
freschi nell’intero arco dell’anno. Il patto Vini-Tartufi,
composto da 9 articoli, consacra una forte sottolineatura sulla
sostenibilità ambientale». Nel documento è scritto, infatti, che
“entrambe le organizzazioni considerano fondamentale un impegno
sinergico a tutela del patrimonio ambientale nella
consapevolezza che rappresenta per la Calabria una riserva
preziosa e una risorsa di inestimabile valore anche produttivo,
con evidenti risvolti positivi per l’ambiente atmosferico, la
salute, la salubrità degli alimenti, la qualità della vita; e
che tutte e due le associazioni sono interessate a valorizzare
le professionalità attraverso attività formative e seminariali e
delineando percorsi enogastronomici di eccellenza
rappresentativi dell’identità del territorio regionale». (ANSA).

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