Scossa di terremoto alle 17.02 nel cosentino, con epicentro a Rende, sentita distintamente in tutta la Calabria e fino a Napoli. E’ quanto emerge dalle segnalazioni inviate dalla popolazione alla sezione ‘Hai sentito il terremotò dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), come spiega all’ANSA Salvatore Stramondo, direttore della serzione Osservatorio nazionale terremoti. «L’epicentro del sisma è stato a 10 chilometri di profondità, dunque abbastanza superficiale. Nei giorni scorsi comunque non è stata registrata alcuna scossa», continua. La zona interessata tuttavia, quella del cosentino e in particolare della Valle del Crati, «è ad alta pericolosità sismica, e in passato ci sono stati eventi importanti». Ad esempio nel 1874 nell’area di Cosenza c’è stato un terremoto di magnitudo superiore a 6, così come, ben molto prima, nel 1184, ve ne fu uno nella Valle del Crati con una magnitudo stimata di 6.8. «In tempi più recenti invece ne è stato registrato uno a Cosenza di magnitudo 4.6 – conclude Stramondo – In generale va ricordato che la Calabria è la regione a più alto rischio sismico d’Italia».
«Confermo che c’è stata una scossa di terremoto di magnitudo 4.4 in Calabria che però non ha dato conseguenze o danni. Per ora non abbiamo criticità». Lo ha detto il capo della protezione civile Borrelli in una conferenza stampa. Alla domanda se la Protezione civile dia in grado di gestire due emergenze, Borrelli ha risposto positivamente: «Sì, ci saranno più emergenze insieme le risolveremo come abbiamo fatto in passato con terremoti e neve». (ANSA).